I grani “ANTICHI” diventano cibo moderno

Comparto
Grano duro e tenero

Contesto
La filiera cerealicola siciliana ha recentemente ritrovato un nuovo interesse grazie alla riscoperta di vecchie popolazioni di grano duro siciliane denominate “grani antichi” che trovano in interessante riscontro presso i consumatori. Da ciò nasce l’applicazione di un protocollo di coltivazione bio, la possibilità di creare dei prodotti ad alto valore nutrizionale, quale il “bulgur” e gli sfarinati derivati dalla macinazione con l’impiego di nuove tecnologie, unitamente all’impiego di sistemi di analisi, modellistica ed implementazione di nuove tecnologie attraverso il concetto della “precision farming”.

Obiettivi del progetto
1. definizione di protocolli di avvicendamenti e coltivazioni in regime biologico;
2. analisi degli apparati radicali per verificare e quantificare la colonizzazione da
parte di funghi micorrizici arbuscolari;
3. determinazione del fingerprinting dei cereali allo studio;
4. caratterizzazione tecnologica delle farine per la determinazione dei principali
parametri qualitativi;
5. georeferenziazione dei terreni coltivati e realizzazione delle mappe del suolo e
vigore con la definizione delle zone omogenee (MUZ);
6. generazione di mappe di prescrizione per la concimazione in biologico delle
colture cerealicole;
7. studio di fattibilità sull’applicabilità di un marchio d’area.

Descrizione
Le innovazioni sono essenzialmente basate su dispositivi sperimentali/dimostrativi, che prevedono avvicendamenti poliennali con cereali e
leguminose. Le colture oggetto di indagine saranno valutate in relazione al loro
impatto sull'ambiente. Verrà valutata la capacità delle popolazioni siciliane di frumento di instaurare una simbiosi con funghi micorrizici arbuscolari (AMF) e batteri promotori della crescita. Verranno forniti i tools idonei alla tracciabilità delle materie prime tramite determinazione del fingerprinting dei genotipi. Sulle cariossidi delle popolazioni siciliane di frumento verranno rilevati i parametri merceologici per la determinazione del peso ettolitrico, dell’umidità, del contenuto proteico e dell’indice di giallo. Inoltre, le cariossidi saranno sottoposte al test di germinabilità. Altresì, verrà implementato un modello di agricoltura di precisione secondo una serie di attività ed un’applicazione dello studio LCA che permetterà di determinare i fattori di ingresso (materie prime, uso di risorse, energia, ecc.) e di uscita (consumi energetici, produzione di rifiuti, emissioni inquinanti) dal ciclo di vita di
ciascun prodotto, valutandone i conseguenti impatti ambientali.

Stato del progetto
Nel corso del 1° anno, nelle aziende agricole facenti parte del G. O. è stata effettuata la coltivazione in regime biologico di vecchie popolazioni siciliane di frumento duro (Margherito, Perciasacchi, Russello e Timilia) e frumento tenero (Maiorca e Romano). A sostegno delle aziende coinvolte nel Progetto, è stato predisposto dal CREA di Acireale un protocollo preliminare di coltivazione in regime biologico. In collaborazione con il Di3A dell’UniCt, è stato
predisposto un piano di fertilizzazione in regime biologico, allo scopo di valutare la capacità delle popolazioni siciliane di frumento di instaurare una simbiosi con funghi micorrizici arbuscolari (AMF) e batteri promotori della crescita. Presso il CREA di Acireale sono in corso le analisi elettroforetiche delle proteine di riserva del seme e sulle cariossidi delle popolazioni siciliane di frumento sono stati rilevati i parametri merceologici per la determinazione del peso ettolitrico, dell’umidità, del contenuto proteico e dell’indice di giallo. Inoltre, le cariossidi ottenute con il raccolto del primo anno sono state sottoposte al test di germinabilità. Sulle cariossidi dei genotipi in studio, sono stati rilevati i parametri qualitativi, attraverso una strumentazione che si avvale del metodo della trasmittanza nel vicino infrarosso. Sono state effettuate alcune misurazioni in situ del flusso di CO2 dal suolo utilizzando la tecnica della camera statica-stazionaria. Nell’ambito delle attività di progetto è stato implementato un modello di “agricoltura di precisione” per il quale sono state già avviate le seguenti attività:

1. georeferenziazione dei terreni coltivati e creazione della mappa riferita a tali terreni.
2. analisi multi-temporale delle immagini satellitari per lo studio della variabilità del terreno.
3. definizione dei punti di campionamento e prelievo dei campioni di suolo.

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1 review for Sit voluptatem

  • admin - November 22, 2018

    Good Product

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